mercoledì 17 febbraio 2010

Time














Il tempo ha diversi significati. Definisce la nostra esistenza, definisce un'epoca, un periodo, impone una riflessione su se stessi e su come la storia ha influenzato la nostra vita.
La religione è da sempre intervenuta sul tempo, cercando di dare sequenzialità al suo scorrere. Da qui nascono i riti e la tipica divisione del giorno caratterizzata dal ridondante suono del campanile.

Il cristianesimo trasforma il tempo ciclico dei greci rendendolo lineare e scorrevole. La nascita di Dio è posta al centro della linea, in quel momento il mondo si è fermato, lo scorrere ci porta inesorabilmente alla fine.

La filosofia occidentale e la fisica moderna hanno distrutto l'idea di tempo come flusso circolare e la sua rappresentazione a forma di ruota. Il tempo non è omogeneo, non è fatto di momenti tutti uguali, i comportamenti e le emozioni interagiscono con il tempo determinando gli stati d'animo del singolo e della collettività.

Così cerchiamo spasmodicamente di fruire del presente per abbattere il senso di morte che ci assilla, siamo insofferenti per i "tempi intermedi" e non sopportiamo i "tempi morti". Restiamo noi e la paura del futuro. Calvino l'aveva già predetto:"Ci affacceremo al nuovo millennio senza sperare di trovarvi nulla di più di quello che saremo capaci di portarvi".

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