sabato 22 maggio 2010

Slowness


Penso che l'essenziale sia inafferrabile. Chi sono? Chi sono stato? In che circostanze ho fatto torto ai miei simili? Ma l'essenziale è anche un'altra cosa che non riesco a definire con precisione.
Il mio essere mi appare così immenso e scuro. Si tratta di un ampio palazzo: come posso scegliere il percorso in questo susseguirsi di stanza e corridoi? Rischio di cadere. Apro le porte con cautela. Le rinchiudo con le stesse precauzioni. Guardo sotto i letti e dentro gli armadi. Temo di trovare botole a cui devo fare molta attenzione per non precipitare. La luce della mia torcia incomincia ad affievolirsi. Tornerò domani e mi orienterò meglio.
Tornerò domani e mi orienterò meglio.
Ma domani le porte del palazzo saranno ancora socchiuse?

Pierre Sansot

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